Ogni posizione di un problema è un cercare.
Ogni cercare riceve la sua direzione preliminare dal cercato.
Porre un problema è un cercare volto alla conoscenza dell'ente nel suo esserci e nel suo esser così. Un cercare, così inteso può costituirsi in una precisa «ricerca» solo come esplicita determinazione di ciò intorno a cui il problema si pone.
Ogni cercare, in quanto cercare intorno a., implica qualcosa che viene cercato. Ogni cercare intorno a.., è in qualche modo un cercare presso qualcuno...
Al cercare appartiene quindi, oltre al cercato, il qualcuno presso cui si cerca, e cioè l'interrogato.
In una ricerca problematica, cioè specificamente teoretica, si deve giungere alla determinazione concettuale del cercato. Nel cercato giace dunque, come termine intenzionale della ricerca, il ricercato, cioè ciò in cui il cercare attinge il suo termine finale [...].
[P. Chiodi:
Abbiamo visto come la ricerca di Heidegger muova da una necessaria ripetizione del problema dell'essere.
Qual'è, si chiede ora Heidegger, la struttura del problema dell'essere?
Essa è identica, risponde, a quella di qualunque problema, ed è costituita da tre elementi: ciò che si cerca, il cercato (in questo caso l'essere); ciò che si mira a raggiungere attraverso il cercato (in questo caso il senso dell'essere); l'interrogato, ciò presso cui si cerca, ciò che viene interpellato a proposito dell'essere ed in vista della determinazione del senso dell'essere.
Si noti, ed è osservazione di grande importanza, come Heidegger precisi che l'essere è sempre l'essere di un determinato ente.
L'essere è il disvelamento di un ente ed è sempre proprio di questo o di quell'ente. Ecco perché cercare intorno all'essere significa sempre interpellare, interrogare un ente intorno al suo essere.]